Se cercate una fotocamera digitale per immortalare i vostri momenti più belli, dovete per forza di cose prendere in considerazione le macchine della Panasonic.
Nonostante sia possibile scegliere tra decine di marchi, i produttori capaci di offrire sempre il meglio sono veramente pochi.
Il lavoro e l’organizzazione che stanno a monte di una fotocamera sono molto importanti per la realizzazione di un ottimo prodotto.
Per spiegare il tutto con parole più esplicative, i componenti chiave di una fotocamera digitale sono il gruppo ottico, il processore per l’elaborazione delle immagini ed il sensore.
Sviluppare solo uno di questi tre volti e trascurare gli altri, non garantisce affatto un miglioramento del prodotto.
La Panasonic supervisiona personalmente tutti gli aspetti della produzione di una fotocamera digitale. Dalla progettazione delle lenti alla realizzazione del sensore; dallo sviluppo del processore e delle memory card all’assemblaggio del corpo macchina.
Quando si disegna un nuovo modello, si cerca di migliorarlo e per farlo quello che conta sono i dettagli. Niente lavori grossolani.
A breve (autunno credo) il gruppo industriale Matsushita lancerà sul mercato 4 innovative novità: la FZ38, la ZX1, la FX60 e la FP8.
Non posso esimermi dal sottolineare la presenza di gruppi ottici più compatti del solito e corpi macchina veramente molto sottili. Questo è possibile grazie all’adozione di lenti ultrasottili dello spessore di soli 0,3 mm.
Sul modello ZX1, ad esempio, è presente uno zoom 8X (25-200 mm equivalenti) in soli 20,3 mm, con uno spessore massimo del corpo macchina di 26 mm. Un vero e proprio gioiello, che offre anche il grandangolo.
Per quanto riguarda gli altri modelli, la FX60 dispone di un 25 mm, la FZ38 parte da 27 mm e la FP8 da 28 mm.
Un miglioramento interessante è stato apportato anche allo stabilizzatore hardware: rispetto alla generazione di macchine precedenti, la nuova Power O.I.S garantisce un grado di efficacia superiore di 2-3 volte alle basse frequenze.
Per i profani, il micromosso, dovuto alle vibrazioni che noi stessi trasmettiamo “SEMPRE (anche se crediamo di essere immobili)” alla fotocamera, si riduce sensibilmente.
L’autofocus è stato reso più reattivo e preciso, assicurando una messa a fuoco ottimale in solo 0,3 secondi da quando viene schiacciato il pulsantino di scatto.
Per quanto riguarda i processori d’immagine, la FZ38 integra il nuovo motore Venus Engine HD, mentre gli altri tre modelli il Venus Engine V.
Il formato supportato per i filmati è quello Hd con risoluzione 1.280 x 720 e compressione Motion. Una sola eccezione per la FZ39 che, a dispetto delle altre, adotta la compressione AvcHD Lite: un nuovo standard proposto da Panasonic che riduce lo spazio necessario alla registrazione di un filmato di pari qualità video.
I neofiti, inoltre, potranno apprezzare i miglioramenti fatto con il riconoscimento facciale che riconosce 3 volti contemporaneamente e su di essi applica il giusto fuoco.
In tutt’e quattro i gioiellini, il sensore è un Ccd da 12,1 megapixel.
Avete intenzione di cambiare la vostra fotocamera? Tenete in considerazione questi modelli, aspettate la loro uscita sul mercato e non dimenticate di provarli prima di portarli a casa.