A. Tesla | Chicago – Possiamo rispondere a questa domanda in un unico modo.
E’ necessario che l’utente legga la documentazione dell’unità allo stato solido che ha intenzione di acquistare.
Infatti all’interno della documentazione viene specificato se il disco richiede delle particolari configurazioni hardware o può essere utilizzato tranquillamente su diversi sistemi.
Quasi sempre non ci sono problemi.
Servono solo delle accortezze.
Nel caso in cui si voglia implementare una unità allo stato solido su un bus Pci Express occorre sapere che per installare il sistema operativo è necessario che il Bios della scheda madre lo permetta: è necessario che possa essere impostato come unità principale di boot.
La quasi totalità delle SSD per bus Pci Express vengono rilevate dal Bios come controller Raid.
Per risolvere l’inghippo occorre soltanto selezionare quest’ultimo come controller d’avvio.
Nota: è importante che il firmware dell’unità SSD sia caricato in memoria prima del test diagnostico iniziale della scheda madre.
Raramente, e soprattutto sulle schede madri più accessoriate, può capitare che tutta la memoria disponibile per le option Rom sia già stata assegnata (ci riferiamo a Bios e i firmware di vari dispositivi). In questo caso risulta impossibile utilizzare la SSD come unità di Boot.
Esiste comunque una scappatoia.
Quello che si deve fare è disabilitare alcune delle periferiche integrate on-board, per liberare tanta memoria quanto basti per caricare il firmware della SSD.
Quindi basta disattivare o i controller Parallel Ata o Serial Ata aggiuntivi o la Boot Rom.
Vi ricordiamo, inoltre, che nel caso di incompatibilità con certe schede madri dovrebbe sempre essere possibile scaricare degli aggiornamenti Bios specifici. Ma è meglio informarsi prima di acquistare la SSD.
Approfondimento
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Guida all’acquisto di una unità SSD: Come si sceglie un disco allo Stato Solido? Quali caratteristiche tecniche bisogna prendere in esame…