Computer assemblato con problemi. Vediamo come risolvere i malfunzionamenti e fare una corretta diagnosi.
Quando si decide di assemblare un computer, è di fondamentale importanza scegliere dei componenti hardware che siano affini e compatibili tra di loro.
Per questo bisogna spulciare le liste di compatibilità che ogni casa rilascia sui propri siti internet.
Ad ogni modo, nell’esempio descritto in questo articolo, vedremo come, escludendo tutti i componenti, si arrivi a delle conclusioni importanti sulle unità di memoria: RAM.
I moduli di memoria, infatti, sono uno dei componenti principali del computer e basilari per il corretto equilibrio e funzionamento del sistema.
Molte volte i problemi riguardano proprio la RAM e, per questo, è importante, una volta che abbiate finito di assemblare il PC, effettuare dei test diagnostici sulla memoria.
Se il computer che avete assemblato presentasse delle RAM incompatibili o difettose, il PC incontrerebbe non poche difficoltà nell’operare correttamente.
A questo scopo è molto saggio utilizzare come programmino diagnostico Memtest86+ (v. 4.00 – al momento).
L’iniziativa d’assemblaggio potrà considerarsi riuscita quando l’utility porterà a termine un intero ciclo di controllo senza errori.
La procedura di verifica consiste nello scrivere una serie di valori nella RAM per rileggerli successivamente ed esser certi che non vi siano alterazioni.
Ma la generosità di Memtest86 non si limita alla RAM perchè, grazie ad apposite funzioni, riesce ad evidenziare altri malfunzionamenti. Ad esempio potrebbe evidenziare dei problemi che riguardano le tensioni di alimentazione per Cpu e RAM, eventuali overclock insostenibili e impostazioni errate del Bios.
In caso di responso negativo (cioè qualora il test fallisse) i componenti su cui interrogarsi sono il processore ed il suo dissipatore, la scheda madre, la RAM e l’alimentatore.
Vediamo come procedere al controllo.
1. Verificate che il dissipatore sia ben fissato alla CPU. Prestate particolare attenzione alla pasta termo-conduttiva. Accertatevi che sia distribuita in maniera uniforme e che la ventola funzioni correttamente.
2. Scheda Madre: deve essere fornita di ventole adeguate agli sforzi che dovrà compiere per poter garantire un adeguato raffreddamento dei componenti a bordo. Abbiate un occhio di riguardo verso il Memory Controller Hub (MCH).
3. RAM: per prima cosa consultate il manuale della scheda madre per verificare quali slot potete utilizzare per l’eventuale attivazione della modalità dual-channel. Fatelo perchè alcune combinazioni di moduli (a singola e doppia faccia) potrebbero anche non essere supportate.
4. Bios: accedete alla sezione Hardware Monitor e controllate le tensioni erogate dall’alimentatore. Devono sempre rientrare nella norma, come la temperatura.
Se fino al punto 4 non avete riscontrato nessun problema, escludete che l’origine del guaio sia hardware e verificate le impostazioni.
1. Spegnete il computer.
2. Scollegatelo dalla rete elettrica e, tramite il ponticello ClRtc della motherboard, cancellate il contenuto dati della memoria Cmos. In questo modo tutte le impostazioni del Bios verranno cancellate.
3. Riportate il ponticello nella sua posizione originale ed accendete il computer.
4. Entrate nel Bios e selezionate l’opzione Load Default per caricare i valori predefiniti.
5. Selezionate la scelta Save and Exit e riavviate.
6. A questo punto lanciate nuovamente il test diagnostico ed aspettate il suo responso. Se il test fallisse un’altra volta fate come segue al punto 7.
7. Entrate nuovamente nel Bios e controllate che le memorie siano impostate per utilizzare i parametri del chip Spd.
8. Cercate la documentazione del produttore e verificate quale sia la tensione di alimentazione prevista. Infatti può accadere che alcuni moduli di memoria richiedano una tensione superiore al valore standard. Non inserite valori a caso, ma siate certi dei dati raccolti perchè un errore di distrazione potrebbe compromettere l’integrità dell’hardware.
9. Se i problemi continuassero, è molto probabile che la RAM sia difettosa.
Da questo punto in avanti è seriamente sconsigliato provare ad aggiornare il Bios perchè l’utilità di scrittura della flash Eprom potrebbe essere influenzata (negativamente) dalla RAM mal-funzionante che in questo modo altererebbe il codice del Bios rendendo il computer inutilizzabile.
Le utilità di aggiornamento solitamente dispongono di sistemi di sicurezza che dovrebbero gestire al meglio tali eventualità. Sta di fatto che prevedere correttamente ciò che potrebbe accadere in una situazione del genere è veramente impossibile.
In questi casi la cosa migliore da fare sarebbe quella di sostituire la RAM e riprogrammare la flash Eprom (è consigliabile farlo con una versione uguale a quella del Bios).
Successivamente, e solo quando il sistema sarà stabile ed avrà superato il test Memtest86+, sarà possibile installare il sistema operativo.
Procedere ad una installazione precoce, a sistema alterato, potrebbe causare un’alterazione dei file del sistema operativo che cagionerebbero un cattivo funzionamento anche dopo un’eventuale risoluzione dei problemi relativi alla RAM.
grazie ottima spiegazione
rtf ec