Fino ad ora gli utenti che erano passati a Windows 7 con l’intento di utilizzare l’XP mode, dovevano rispettare dei requisiti hardware molto precisi.
1. Possedere uno tra i seguenti sistemi operativi: Windows 7 Professional, Windows 7 Ultimate o Windows 7 Enterprise.
Nota: se vi interessasse scoprire come installare l’XP Mode su un Windows 7 Home Premium o Windows Vista, leggete – nell’articolo che sto per lincarvi – l’artificio adottato da molti nostri lettori per utilizzare un ambiente XP sui sistemi operativi non supportati dalla casa di Redmond: Installare XP Mode: Creare un ambiente XP in Windows 7 Home Premium e/o Vista.
2. Avere DISPONIBILI sul proprio hard disk circa 2 GB per l’installazione della Windows XP Mode e altri 15 GB riservati all’ambiente virtuale di Windows.
3. Essere in possesso di un processore che supporti la virtualizzazione hardware con tecnologia AMD-V™, Intel® VT o VIA® VT attivata nel BIOS.
Ma visto e considerato il fatto che molti utenti restavano perplessi sulla possibilità che i propri sistemi supportassero o meno la virtualizzazione, Microsoft ha ben pensato di rimuovere questi limiti. Da ora in avanti non è più richiesto l’utilizzo della tecnologia di virtualizzazione hardware e ciò rende enormemente più accessibile il passaggio da vecchi sistemi operativi a Windows 7.
Piccole e medie imprese non dovranno più interrogarsi sul fatto che i propri computer non siano in grado di supportare la virtualizzazione PRIMA necessaria per poter utilizzare l’XP mode.
Naturalmente non dovete necessariamente fidarvi di quello che vi dico. Controllate voi stessi l’originalità della notizia al seguente link (cercate il versetto che comincia per “Windows XP Mode”).
Se il vostro computer aziendale non supporta la virtualizzazione, potete scaricare l’aggiornamento per rimuovere i prerequisiti normalmente richiesti per eseguire Windows Virtual PC e XP Mode in questa pagina (32-bit) o quest’altra (64-bit).