Avevamo trattato in precedenza cosa fosse e come fosse composto un hard disk. In questo articolo imparerete a distinguere tra un hard disk mal funzionante ed uno rotto e se potrete cercare di risolvere i problemi che eventualmente affliggono l’hardware o meno.
1. Prima di eseguire qualsiasi procedura dovete tenere bene a mente che:
a) Per nessun motivo dovete mai cercare di aprire fisicamente un hard disk in casa o in qualsiasi altro luogo che non sia un laboratorio tecnico in presenza di esperti. Ne va della vostra salute ed integrità fisica. Oltre che ovviamente un contatto dei piattelli con l’aria comune (non filtrata e purificata da qualsiasi presenza) danneggerebbe in maniera irreparabile i piattelli.
b) Trattate il disco fisso sempre con particolare attenzione. Non fatelo cadere né gettatelo a caso nell’eventualità lo aveste smontato dal computer. E’ un oggetto veramente molto delicato.
c) Un’attenzione ancora più vigile è richiesta nel caso degli hard disk dei portatili. Anche se sono stati pensati per dei laptop che vengono continuamente spostati e sballottati a destra e sinistra, sono molto più piccoli dei comuni hard disk.
Nel caso in cui subissero un’ammaccatura o delle lesioni, potreste non poter più recuperare i dati né riuscire ad inserire il disco nella sua collocazione originaria.
d) Non formattate mai un hard disk se prima non siete sicuri che i dati al suo interno non vi interessino.
e) Se un hard disk ha più di 5 anni, solitamente sarebbe meglio sostituirlo. Fisicamente le componenti potrebbero essersi logorate sensibilmente.
f) Cercate sempre delle conferme di ciò che state per fare su Google.
2. Verificate se l’hard disk è inaccessibile a causa di un problema software o di un problema fisico.
a) Se il disco fisso dovesse emettere dei rumori strani ed assordanti come dei picchiettii, spegnete immediatamente il computer. Smontate il case del computer per rimuovere l’hard disk e riponetelo in uno scatolo di cartone o una borsa antistatica. Dopo cercate su internet il centro di assistenza più vicino alla vostra zona e lasciate che gli diano un’occhiata (operazione molto costosa nel caso di recupero dati). Solitamente un rumore persistente non è nulla di buono e di li a poco dovrete comprare una nuova periferica.
Se siete coraggiosi, potete provare a collegarlo in un computer come hard disk secondario (senza che si debba caricare il sistema operativo dal disco mal funzionante) eseguite un backup completo dei dati e poi provate ad effettuare una formattazione di basso livello. Se il rumore dovesse persistere, spedite l’hard disk ad un centro specializzato o sostituitelo direttamente.
b) Se l’hard disk sembra funzionare normalmente senza emettere grida assordanti, allora è molto più probabile che il problema che lo affligga sia di tipo software e potete provare ad aggiustarlo direttamente voi.
– Se il computer riesce ad avviare il sistema operativo, vuol dire che la partizione dove è installato va bene e che probabilmente sono altre le zone da recuperare. Provate ad utilizzare uno degli strumenti elencati in questo articolo per vedere che problemi presenta l’hard disk e come risolvere: Problemi Hard disk: I migliori programmi GRATIS, e non, per testare i dischi rigidi e fare delle DIAGNOSI accurate. Magari potrebbe bastare una deframmentazione o potrebbe essere necessaria una formattazione o intervenire sul Bios. Insomma, non scoraggiatevi e prendetevi tutto il tempo di questo mondo. Non fate nulla senza aver attentamente ponderato prima.
– Se invece il disco fisso dovesse apparire come un componente non formattato agli occhi del vostro Bios, rimuovetelo ed inseritelo in un secondo PC come hard disk secondario. In questo modo potrete accedere ai dati in esso contenuti e salvarli opportunamente, se ad essersi danneggiati fossero soltanto dei file importanti per la stabilità del sistema operativo (Non cercate di utilizzare quell’hard disk in modalità attiva per scrivere o formattare, perchè potreste perdere definitivamente dei dati importanti per voi).
Nel caso in cui voi stesse gestendo degli hard disk di un portatile, molto probabilmente vi farebbe comodo avere in casa degli adattatori per poter passare da un’interfaccia PATA, SCSI o SATA a USB o FireWire. Questa operazione potrebbe incontrare delle resistenze nel caso in cui il PC adoperato per il recupero sia molto più vecchio e non supportasse i driver per il corretto riconoscimento dell’hard disk più recente.
In questo caso potreste provare ad aggiornare il Bios del vecchio PC, ma non posso garantirvi il buon risultato dell’operazione.
In seguito riponete il disco nella sua collocazione originaria e reinstallate il sistema operativo. Questo potrebbe comportare la perdita dei dati (che comunque avete salvato precedentemente) in caso di formattazione (operazione consigliata). Poi reinstallate al loro posto tutti i dati ed i programmi che desiderate continuare ad utilizzare.
3. Per eseguire le operazioni di analisi e recupero dati, potrebbe farvi comodo un programma molto interessante: TestDisk 6.11.
TestDisk è un potente programma di recupero dati gratuito! E’ stato disegnato fondamentalmente per cercare di recuperare partizioni diventate inaccessibili. TestDisk può anche essere usato per eseguire l’avvio (boot) da un disco che ha perso le informazioni necessarie per farlo. Non importa con quale sistema operativo o file system il disco sia stato creato. TestDisk è compatibile con praticamente tutti gli standard del settore. Potete scaricarlo al seguente indirizzo.