Per quanto possa sembrare irraggiungibile, la realizzazione di filmati 3D è più semplice di quanto si possa immaginare.
Infatti occorre semplicemente riprendere una scena da due punti di vista contemporaneamente, in modo da simulare gli occhi umani. Il nostro cervello farà il resto associando i due canali ottici.
I due punti di vista devono essere separati l’uno dall’altro da una distanza di circa 7 centimetri.
Per rendere ciò realtà è necessario utilizzare due telecamere identiche che siano sincronizzate ed affiancate. Va da sé che i parametri di ripresa debbano essere identici per le due macchine: stessa lunghezza focale, stesso fuoco, stessa apertura del diaframma, stesso tempo di esposizione, identico bilanciamento del bianco, etc…
Oggigiorno esistono delle telecamere professionali progettate esclusivamente per le riprese 3D.
Ad esempio Panasonic offre il modello camcorder AG-3DA1 caratterizzato da un doppio obiettivo integrato in un unico corpo. La luce arriva poi a due distinti e separati sensori Cmos 1/4,1 pollici. La registrazione avviene in parallelo su due schede Sdhc, in AvcHD Pro a piena risoluzione full HD.
Un secondo modello potrebbe essere quello proposto da Sony che punta più sulla stereoscopicità. E’ presente un unico obiettivo, ma con due sensori integrati.
Per poter realizzare un filmato 3D in casa è quindi necessario comprare una camcorder professionale o provare a sfruttare due diverse videocamere che debbono registrare contemporaneamente e devono essere impostate allo stesso modo.
Per quello che riguarda le trasmissioni televisive, ad oggi, è tutto in fase sperimentale e si parla soprattutto di eventi sportivi. Forse in futuro le cose potrebbero andare diversamente.