LG, Sony, Panasonic e Philips ci credono: sarà televisione tridimensionale!
Il televisore da 3 mm di spessore è stata una delle cose più belle che ho visto in occasione dell’Ifa di Berlino 2009, ma ancor più stuzzicante è stato il tema delle TV in 3D.
I più ottimisti ritengono che potremmo averle nei nostri salotti a partire dal 2010.
Se vi ricordate bene, un tempo li davano anche nelle scatolette dei cereali. Oggi non c’è più bisogno di loro, goffi e cartacei occhiali anaglifici – quelli con una lente verde e l’altra rossa.
I nuovi televisori 3D utilizzano occhiali con apposite lenti che non necessitano di una scomposizione cromatica dell’immagine. Ne consegue una qualità migliore della stessa.
La linea guida resta comunque sempre quella: fornire allo spettatore due immagini distinte che riproducono il punto vi vista dei due occhi separatamente, ricreando le tre dimensioni.
Un pò come nelle macchine fotografiche che permettono di apprezzare le tre dimensioni anche su pellicola.
Ora cercherò di spiegarvi quello che ho capito. La riproduzione di un video avviene alternando dei fotogrammi relativi ai due punti di vista. La magia sta nel riprodurli con una frequenza generalmente doppia rispetto ai tradizionali televisori e negli occhiali che chiudono e riaprono una lente e poi l’altra in sincronia con il filmato.
In questo modo ciascun occhio riceve solo le immagini a lui riservate.
Altre volte le immagini vengono lanciate simultaneamente, ma grazie ad un sistema di polarizzazione schermo-occhiali, ogni occhio riceve il fotogramma a esso destinato.
Penso che dopo l’alta definizione, questo passo trasformerà le nostre case, sempre di più, in dei veri e propri rifugi dove passare del tempo di qualità, rilassarsi e godere al massimo della tecnologia.
In via di progettazione, inoltre, vi sono dei modelli auto stereoscopici che renderanno superfluo l’uso degli occhiali.