A. Tesla | Chicago – LTE è un acronimo che sta per Long Term Evolution.
Si tratta di una evoluzione delle specifiche di comunicazione Umts.
Il suo scopo è quello di costituire un nuovo polo attrattivo per tutti i dispositivi mobili. Promette, infatti, velocità di connessione più elevate di accesso alla rete, una minore latenza e la possibilità di creare una struttura di comunicazione orientata ai network packet switched (soprattutto reti IP).
In valori numerici stiamo parlando di punte di 100 – 144 Mbps in downstream e 50 Mbps in upstream.
La latenza interfaccia radio inferiore ai 10 millisecondi.
I canali utilizzati per le trasmissioni scalano dagli 1,4 ai 20 MHz.
A differenza del Wi-Fi che sfrutta regioni libere, la tecnologia LTE si poggia su delle bande licenziate. Praticamente come avviene già per le comunicazioni via telefono cellulare.
Le prospettive, per fare un bel balzo in avanti nel mondo della connessione dati via cellulare, ci sono tutte.
Ci sembra che in Italia solo la Vodafone sia in fase avanzata di sperimentazione.
Sono state già eseguite ben 8 istallazioni a Milano e 4 a Roma.
In tutti i casi per fine 2011 dovrebbe essere prevista l’apertura di altri 200 siti.
Telecom è più indietro con soli 11 siti avviati.
Dal punto di vista infrastrutturale c’è ancora molto da lavorare.
Vi sono anche degli screzi per l’assegnazione di frequenze che erano d’uso militare.
E’ possibile che le prime offerte si vedranno per fine 2013.
Per il momento, una alternativa è rappresentata dalla tecnologia Hspa+, che consente velocità massime di 42 Mbps in downstream e 22 Mbps in upstream.