A. Tesla | Chicago – Ciao,
volevo chiedervi se foste a conoscenza di una sorta di compatibilità dei supporti ottici con i sistemi operativi Windows.
Praticamente ho masterizzato un disco in un computer che sfrutta Windows XP come sistema operativo.
Il disco sembra funzionare bene. Infatti riesco a leggere i contenuti al suo interno attraverso qualsiasi altro computer che adotti sempre Windows XP.
Purtroppo le cose cambiano se cerco di utilizzare il disco su un computer che abbia installato Windows Vista o Windows 7.
E’ mai possibile che ci sia una qualche strana incompatibilità tra XP e gli altri sistemi operativi di casa Redmond che riguarda la masterizzazione dei dischi?
Più che incompatibilità tra i sistemi operativi citati dal nostro lettore, ci sentiamo in dovere di tirare in ballo le incompatibilità con la specifica versione del file system Udf – Universal disk format – che è presente sul CD-Rom.
Cosa vogliamo dire?
Se pensate a sistemi operativi come Windows 95, 98 e Millennium, in questo caso è possibile accedere solo a dischi che siano stati formattati con Udf 1.02.
Mano a mano che il mercato si è evoluto, si è passati all’aggiunta del formato Udf 1.50 in Windows 2000 e Udf 2.0X in Windows XP.
Per quello che concerne Windows Vista e Seven (7) si è giunti all’Udf 2.50 e Udf 2.60.
Solitamente la versione più recente del sistema operativo riesce a leggere tutte le altre.
Se quindi ho un disco vecchio di 15 anni, dovrei essere in grado di utilizzarlo su un PC recente.
Non si può fare il discorso inverso: CD recente e macchina operativa di 15 anni fa.
Nel caso del nostro utente, più che tirare in ballo dei problemi di incompatibilità, ci sentiamo di avanzare l’ipotesi che l’anomalia possa essere dovuta ad un baco del programma di masterizzazione durante la generazione delle tabelle dei contenuti o nell’uso di un algoritmo di compressione dei dati durante la creazione del Cd-Rom.
Per essere più chiari, esistono dei programmi di masterizzazione che non sono conformi alle specifiche dell’Osta – associazione internazionale che promuove l’uso della tecnologia di archiviazione ottica – e che creano unità mobili di masterizzazione che possono essere lette solo in quelle configurazioni hardware e software nelle quali è presente lo stesso programma di masterizzazione.
Inoltre i dischi devono essere finalizzati!
Altrimenti possono essere letti solo sul computer che ha eseguito la parziale opera di scrittura.
Non ce la sentiamo di escludere neppure la possibilità che il disco sia stato masterizzato ad una velocità troppo elevata o con un pick-up laser che sta per esaurirsi e che quindi hanno generato un disco che non viene letto dai lettori più esigenti in termini di qualità.
Suggerimenti:
Al nostro lettore suggeriamo di provare a ripetere nuovamente la masterizzazione stando attento nel selezionare come file system l’ISO 9660 e preferendo una velocità di scrittura lenta (2, massimo 4 X).
L’operazione deve anche essere finalizzata e cioè il disco non deve essere lasciato aperto per l’aggiunta successiva di altri file.
Seguendo tutti questi accorgimenti, il disco creato dovrebbe essere pienamente compatibile con tutte le versioni di Windows e lettori di ogni sorta.