Il Dual Boot è un artificio molto comodo. Ci permette di tenere all’interno di un solo disco fisso due o più sistemi operativi.
I motivi possono essere molteplici.
Magari si è passati a Windows 7, ma si vuole mantenere anche un ambiente XP; o si vuole installare Ubuntu, così da avere un sistema operativo più reattivo e che si carichi primi di quello di casa Redmond, etc.
Su molti portatili, infatti, le case produttrici hanno implementato un’accensione separata che al posto di avviare Windows, richiami un secondo sistema operativo molto più veloce.
In tal modo, ad esempio, l’utente potrà navigare prontamente. Senza dover aspettare quei 5060 secondi (siamo ottimisti?) necessari all’avvio di Windows.
Sebbene implementare un bottone che richiami automaticamente questa funzione non sia un’impresa fattibile tra le mura domestiche di tutte le case italiane, è molto più abbordabile avvalersi del Dual boot: si accende il PC, compare una schermata nera dopo la fase di Boot e si sceglie se avviare Windows o richiamare un SO (sistema operativo) alterativo.
Nella nostra guida assumiamo che tutti voi abbiate già installato un sistema Windows.
Il più delle volte l’intero hard disk è formattato perchè contenga solo Windows.
Quindi la prima operazione da compiere è quella di creare dello spazio libero che possiate adoperare per creare una nuova partizione sulla quale andare ad inserire il nuovo SO.
Partizione, denominata anche volume, è un termine che indica quella porzione di disco fisso nella quale sono contenuti i file per il sistema operativo Windows. Ma se (come nel caso specifico che stiamo trattando in questo articolo) nel computer si desiderasse installare un altro sistema operativo (configurazione denominata ad avvio doppio – Dual Boot – o ad avvio multiplo) è necessario creare un’altra partizione sul disco rigido e quindi installare il sistema operativo aggiuntivo nella nuova partizione.
Al termine sull’hard disk saranno disponibili DUE partizioni di avvio e UNA partizione di sistema (se i due sistemi operativi sono Windows) o DUE partizioni di sistema (se il SO è diverso da Windows).
La struttura dell’hard disk cambia perchè nella partizione di sistema sono contenuti i file correlati all’hardware necessari per avviare Windows, mentre nella partizione di avvio sono contenuti i file del sistema operativo Windows, che si trovano nella cartella di file Windows.
In genere queste partizioni sono uguali, soprattutto se nel computer è installato un unico sistema operativo. Se il computer è con configurazione ad avvio multiplo, sono presenti più partizioni di avvio.
Inoltre occorre considerare che i sistemi operativi diversi da Windows utilizzino file di sistema diversi. In un computer con configurazione ad avvio multiplo in cui è installato un sistema operativo diverso da Windows i file di sistema relativi si trovano nella partizione corrispondente, diversa dalla partizione di sistema di Windows.
Come accennavamo all’inizio, per creare più partizioni o volumi, è necessario che sul disco rigido sia disponibile spazio non allocato, ovvero spazio non formattato…che non appartenga ad alcun volume o partizione esistente. Per creare spazio non allocato, è possibile ridurre un volume o utilizzare uno strumento di partizionamento di terze parti.
Per eseguire questa procedura, è necessario essere connessi al computer come amministratore.
1. Aprite lo Start Menù e puntate il cursore del mouse sulla voce “Computer” o “Risorse del computer”;
2. Cliccate il tasto destro del mouse e, dal menù contestuale, scegliete l’opzione [Gestione];
3. Alla voce [Archiviazione] potrete prendere atto della presenza della sotto-cartella [Gestione Disco]. Cliccateci sopra, per selezionarla ed attendete il responso dell’analisi di scansione.
Dopo pochi secondi dovrebbe esservi chiaro come è stato frazionato lo spazio presente sul vostro hard disk e potrete intraprendere anche delle funzioni particolari. Quella che andremo a studiare è la funzionalità di riduzione disponibile in Gestione disco.
Ci serve per creare dello spazio libero, non allocato sul quale andare a creare una nuova partizione (I termini partizione e volume vengono spesso utilizzati in modo equivalente);
4. Cliccate con il tasto destro del mouse sul volume che si desidera ridurre e poi cliccate su [Riduci Volume…];
5. Si aprirà una finestra simile a quella che vedrete nell’immagine immediatamente sotto il punto 5. Seguite le istruzioni e decidete quanto spazio desiderate liberare
Nel nostro caso possiamo ridurre lo spazio presente all’interno della partizione X di 16364 MB;
6. Scegliete lo spazio che volete mettere a disposizione della nuova partizione e poi date l’OK alla procedura cliccando su [Riduci].
Nota: vi raccomandiamo di utilizzare ALMENO 10 GB di spazio libero per l’installazione di Ubuntu.
Nota: Se sul disco rigido sono presenti più partizioni, è possibile eliminarne alcune e creare nuove partizioni sullo spazio non allocato risultante. Quando si elimina una partizione, tutti i dati presenti sulla partizione stessa verranno cancellati.
Nota: Per partizionare i dischi rigidi, è inoltre possibile utilizzare un programma di partizionamento di terze parti. Numerosi programmi di produttori di terze party consentono di partizionare il disco rigido senza cancellare i dati: Partition Wizard, GParted, EASEUS Partition Manager, etc…
Nota: Gestione disco consente di creare un numero massimo di tre partizioni primarie su un disco rigido. Se è necessario un numero superiore di partizioni, è possibile creare partizioni estese, in cui sono contenute unità logiche.
Una volta che si avrà dello spazio non allocato, allora si potrà procedere con la creazione della partizione:
1. Sempre all’interno dei [Gestione Computer], alla voce [Gestione Disco (sotto “Archiviazione”)], prendete nota della quantità di memoria non allocata.
Nell’immagine che segue potrete apprezzare che l’unico spazio “libero” è sottolineato da una striscia nera.
2. Cliccate con il tasto destro del mouse sul rettangolo dello spazio non allocato e, dal menù contestuale, scegliete l’opzione [Nuovo volume semplice…]
3. Si aprirà una finestra di dialogo che vi guiderà passo passo nella creazione di un nuovo volume semplice. Ciò che dovete fare è cliccare su [Avanti], dopo aver letto quello che la finestra vi suggerisce.
4. Scegliete la dimensione del volume da creare. La dovrete esprimere in MB. NON COMMETTETE l’errore di usare un altro ordine di grandezza.
5. Accettate la lettera di unità che vi viene assegnata o sceglietene una diversa. Quindi fate click su [Avanti].
6. A questo punto occorre esprimere delle preferenze riguardo il tipo di formattazione:
a) Se non desiderate formattare il volume immediatamente selezionate la voce [Non formattare questo volume] e poi andate [Avanti]; b) Se desiderate formattare il volume, potete farlo o in base alle impostazioni predefinite (vi basterà cliccare [Avanti]) o personalizzando l’operazione attraverso la selezione del tipo di file system (NTFS o FAT), la velocità di formattazione, etc… Quando sarete pronti cliccate [Avanti];
Il completamento dell’operazione richiede di cliccare su [Fine] alla finestra [Completamento della creazione guidata di un nuovo volume semplice].
7. Comincerà la formattazione e poi avrete un nuovo volume, bello che formattato, pronto ad accogliere l’installazione del sistema operativo.
Nota: Se il notebook è nuovo e non contiene già dei dati sensibili, tanto vale preparare un disco di ripristino e formattare tutto. In fase di formattazione sarà possibile selezionare uno o più volumi sui quali andrete successivamente ad installare Windows ed Ubuntu. Abbiamo eseguito delle ricerche su Internet e la fase di formattazione è ampiamente descritta da molti siti italiani. Quindi preferiamo non creare ridondanza di materiale. Se ve la sentite, seguitela procedura che ritenete più affidabile.
Scegliete la versione del sistema operativo che volete installare. Scaricatene l’immagine ISO e masterizzatela su un supporto mobile quale CD|DVD.
Vi preghiamo di fare attenzione alla fatidica scelta dei 332-bit o 64-bit (Windows Vista a 32-bit o 64-bit: Come faccio ad esser sicuro d’aver installato una versione o l’altra?).
Per masterizzare l’immagine potete sfruttare qualsiasi programma di masterizzazione. Noi vi lo abbiamo fatto usando Roxio CD creator:
A questo punto inserite il CD nell’unità ottica e riavviate il sistema. Dopo la fase di Boot dovrebbe apparire sulla schermata nera del monitor una scritta che vi invita ad avviare il sistema da supporto ottico.
Se così non fosse è necessario entrare all’interno del Bios (la procedura varia da portatile a portatile e si può leggere sempre all’accensione del PC) ed impostare correttamente le priorità del dispositivo di avvio.
Quando l’hardware comincerà a leggere l’immagine ISO masterizzata sul CD, partirà la procedura di installazione. Non dovrete far altro che impostare la lingua, l’ora ed altri settings. Naturalmente per installare il nuovo sistema operativo è necessario possedere dello spazio non allocato e scegliere una partizione. Non preoccupatevi. Vi verrà esplicitamente richiesto dove installare ubuntu durante le procedure dell’installazione guidata.
Per darvi un’idea di ciò che avviene abbiamo selezionato questi video:
Una volta che il processo di installazione sarà giunto al termine, vi verrà chiesto di riavviare.
Da ora in poi tutte le volte che accenderete il computer, potrete scegliere se avviare ubuntu o Windows. Se non effettuerete una scelta, si avvierà (dopo un countdown di qualche secondo – solitamente 10) Ubuntu.
A molti utenti questa disposizione non piace. Preferirebbero che, qualora dimenticassero di esprimere una preferenza, il sistema operativo ad essere lanciato sia Windows.
Per poter impostare questa sorta di priorità è necessario rimboccarsi le maniche ed effettuare delle piccole modifiche.
1. Entrate all’interno di Ubuntu;
2. Recatevi in [Applications] –> [Accessories] –> [Terminal];
3. Digitate [sudo gedit /boot/grub/menu.lst];
Si aprirà una schermata simile:
Il file aperto contiene al suo interno tutte le informazioni che il GRUB (boot loader usato da molte distribuzioni Linux, semplice da usare, perché viene configurato attraverso un normale file di configurazione. È corredato da vari programmi ausiliari. In particolare grub-install è in grado di trovare i vari kernel presenti nella root directory e di generare la configurazione necessaria.) utilizza durante l’avvio del sistema.
Se scendete verso il basso, potrete prendere atto dell’entrata tra “## ## End Default Options ##” e “### END DEBIAN AUTOMATIC KERNELS LIST”. Le righe che vedete sono impostazioni delle linee di comando per l’avvio di linux.
Leggermente più in basso sono presenti quelle che riguardano il sistema operativo di casa Redmond.
Cominciate a prendere confidenza con queste righe perchè ci serviranno più tardi. Salvatele e metteteli all’interno di una partizione alla quale potete accedere attraverso Windows.
In alternativa è possibile anche provare ad accedere direttamente alla partizione di Windows.
Recatevi in Places –> Computer –> doppio click sull’opzione [xx GB Media].
State interrogando la partizione NTFS all’interno della quale è installato il Windows.
Vi verrà richiesta un’autenticazione. Dovrete inserire la password che utilizzate in Ubuntu.
Successivamente potrete liberamente copiare l’intero file [menu.lst] e salvarlo all’interno di XP, Vista o Seven. Oppure potete creare un nuovo file di testo e copiarne il contenuto, magari aiutandovi con gedit (un editor di testo libero, compatibile con l’UTF-8, per l’ambiente desktop GNOME. È stato progettato per avere un’interfaccia chiara e semplice, ispirata cioè agli ideali del progetto GNOME).
Riavviate il portatile ed accedete a Windows.
Ci serve un programma molto interessante: EasyBCD by Neosmart Technologies. Scaricatela l’applicativo, installatelo e poi lanciatelo.
Scheda “Manage Bootloader” –> “Reinstall the Vista Bootloader” –> “Write MBR”.
In questo modo verrà ripristinato il vecchio Windows bootloader all’interno del MBR. Ma a questo punto il notebook sarà in grado di eseguire soltanto Vista (nel caso che abbiamo preso in esame).
Occorre abilitare l’accesso alla partizione dove è possibile trovare Linux. Scaricate ed installate [NeoGrub]. In questo modo sarà possibile aggiungere, attraverso il programma EasyBCD, l’opzione [NeoGrub Bootloader] ala già presente [Vista bootloader].
Cliccate su [Configure]. Verrà lanciato il file [NeoGrub menu.lst] localizzato al percorso [C:NSTmenu.lst]. Utilizzate il Notepad (o il Wordpad) per aprire il file ed incollare al suo interno il contenuto all’interno del vecchio file [menu.lst], che vi avevamo fatto salvare all’interno di una partizione accessibile da Windows, salvate –> riavviate il sistema.
Al riavvio vi verranno proposte due opzioni d’avvio. Selezionate [NeoGrub Bootloader] e dopo le relative opzioni per accedere a Linux.