Alcune scuole di pensiero popolare credono fortemente che le “nuovissime” e prestazionali SSD siano destinate a durare per un arco di tempo poco duraturo. Quindi non converrebbe imbarcarsi in un acquisto, perchè si rischierebbe di perdere irreparabilmente i dati contenuti al loro interno.
In realtà tutti questi pensieri negativi sarebbero validi se non fosse il 2011 (quasi). Infatti, anche se 4 anni fa i primi modelli presentavano una scarsa affidabilità (e scarse prestazioni), adesso le cose sono cambiate.
Le unità allo stato solido non solo sono molto più prestazionali rispetto al passato ed ai tradizionali hard disk, ma sembrano presentare solo aspetti positivi quali la silenziosità, la velocità di funzionamento, minori consumi energetici ed una maggior resistenza agli urti.
Le memorie Mlc attuali hanno capacità nettamente superiori al passato. Non c’è più nulla di cui preoccuparsi, se non del loro prezzo ancora un tantino proibitivo ad alti volumi.
Ci basti pensare che le SSD sono garantite per un numero di ore paragonabile a quello di un hard disk normale (circa un milione se ben ricordo).
Per rendere più chiara l’idea, se poniamo il caso di scrivere ogni giorno circa 5 GB di dati (una quantità incredibile di dati), la durata prevista delle celle di memoria supera i 50 anni. Arco temporale che avrà segnato la nascita di chi sa quali altre tecnologie.
Volendo è anche possibile prendere in considerazione i modelli enterprise che possono essere sfruttati 24 ore su 24 con delle risorse di 20 GB di dati quotidiani. La loro durata sarebbe di almeno 15/20 anni.
Quindi i produttori le garantiscono per decenni. Sebbene garantire esuli il produttore da un uso scellerato dell’hardware da parte di un utente.