In quasi tutti i notebook possiamo trovare (o a destra o a sinistra) uno slot per schede di memoria compatibile almeno con lo standard Sd.
Ma a cosa serve questo slot? O meglio. Come è possibile sfruttare una scheda SD?
Per prima cosa si potrebbe adoperare per creare dei pratici backup. La parola “pratici” non è buttata lì per caso. Infatti una volta che la scheda SD sarà inserita nello slot, ci si dimenticherà di averla fino al momento in cui torna utile. E’ di una comodità incredibile. E svolge lo stesso lavoro di un hard disk esterno o di una pen drive senza il pericolo di dimenticarla da qualche parte ed avendola sempre d’appresso.
Non servono grossi volumi. Schede SD da 4 o 8 giga vanno più che bene per salvare i documenti più importanti.
La consigliamo sempre ai clienti che arrivano in laboratorio. E fino ad oggi abbiamo ricevuto tante lodi di ringraziamento.
Per chi fosse interessato a realizzare punti di ripristino che contemplino anche delle foto, raccomandiamo le schede di tipo SDHC (Secure Digital High Capacity) da almeno 16 GB. Il loro prezzo è maggiore delle banali SD, ma la qualità è nettamente superiore e si sente tutta quando vengono tirati in ballo dei file multimediali.
Per effettuare i backup bisogna munirsi di uno dei tanti programmi in commercio. La stessa Microsoft ne offre uno gratuitamente. E’ Microsft SyncToy. E’ facile da usare, efficace e trasparente. Una volta che avrete impostato la cartella da sincronizzare potete anche dimenticarvi della sua presenza.
E che ne dite della possibilità di scambiare file al volo con un altro portatile proprio grazie alla scheda SD? Sarà come avere una chiavetta pen drive alla quale non dovrete badare perchè sarà sempre riposta all’interno del notebook.