Lo standby è una modalità di risparmio energetico che consente di ridurre il consumo di un PC qualora questo restasse per un certo arco di tempo inattivo.
Ad ogni modo queste funzioni sono modalità complesse che richiedono un supporto adeguato da parte dell’hardware che compone il sistema e necessita anche che tutti i parametri collegati al livello de Bios e del Windows siano impostati correttamente.
Tipicamente l’ibernazione salva il contenuto della memoria sul disco e poi interrompe l’alimentazione alle unità di elaborazione consentendo un ripristino veloce della situazione senza eseguire tutte le procedure diagnostiche che normalmente il computer esegue.
Lo standby, invece, riduce i consumi elettrici mantenendo attivi solo quei componenti indispensabili perchè il PC resti “scattante e pronto all’uso”.
Purtroppo se la configurazione hardware e software del sistema non sono ottimizzate a puntino, il computer può andare in contro a problemi. Il più frequente dei quali è quello in cui il dispositivo non riesce più ad attivarsi dopo essere entrato in uno dei due stati di risparmio energetico.
INFORMAZIONI PRELIMINARI – Non tutti i computer si risvegliano dopo aver mosso il mouse o aver schiacciato un tasto a caso sulla tastiera. Soprattutto nei notebook il risveglio avviene dopo aver pigiato sul tasto d’accensione.
La situazione cambia leggermente nei PC desktop in cui solitamente basta oscillare leggermente il mouse per uscire dallo standby o ibernazione. Potrebbe comunque accadere che il Bios sia stato configurato perchè il sistema si riattivi solo dopo la pressione di un determinato tasto.
Inoltre qualora utilizzaste delle tastiere o mouse Usb, dovete sapere che non sempre trasmettono al sistema operativo i segnali necessari alla riattivazione. La motivazione è semplice. Se lo stato in cui versa il vostro sistema è quello di ibernazione, l’alimentazione alle periferiche è stata tolta. Ergo non funzioneranno né tastiera nè mouse. La situazione potrebbe cambiare nel caso dello standby. Purtroppo alle volte è lo stesso controller Usb ad essere disattivato.
Poi ci sono altri motivi che possono cagionare lo stesso problema. Alcuni sembrano banali, altri meno: collegare o scollegare periferiche Pc card durante lo standby o l’ibernazione; cliccare costantemente sulla tastiera per sollecitare l’azione di risveglio (alcuni computer potrebbero richiedere anche fino ad 1 minuto prima di riaccendersi. Cliccare di continuo crea dei presupposti per il blocco totale del computer); batteria esaurita e cavo d’alimentazione non connesso al portatile.
OPERAZIONI D’AVVIO – Se il computer non accennasse a riavviarsi dopo aver cliccato per circa 5 secondi il tasto d’accensione, provate a scollegare il sistema dall’alimentazione di rete e rimuovete per una buona mezz’ora tutte le batterie, anche quelle ausiliarie. Dopo rimontate tutto ed il PC dovrebbe ri-funzionare nuovamente. Purtroppo in caso di ibernazione tutti i dati salvati al momento del processo di risparmio energetico, andrebbero persi.
CAUSE PRINCIPALI – La causa principale del malfunzionamento descritto in questo articolo è il conflitto di base che c’è tra le impostazioni settate all’interno del BIOS della scheda madre e quelle presenti nel Pannello di Controllo all’interno del Windows.
CONSIGLI – Controllate nel BIOS e nel Pannello di controllo che i periodi di inattività previsti (prima dell’attivazione dello standby o dell’ibernazione) siano congruenti. Evitate intervalli di tempo troppo brevi. I computer meno performanti potrebbero entrare in un loop infinito ed impedire il normale riavvio del PC.
In alcuni Bios troverete sia lo standard Apm (Advanced power management) che l’Acpi (Advanced configuration and power interface). In questi casi è bene che lasciate attivo solo lo standard Acpi. Soprattutto se il vostro sistema operativo è un Windows Vista o Windows 7.
Assicuratevi che tutti i driver disponibili siano aggiornati all’ultima versione. Infatti è sufficiente che un solo driver sia incapace di salvare il proprio stato operativo per poi ripristinarlo, dopo la fase di risparmio energetico, per rendere inutilizzabili le modalità di standby e ibernazione.
Provate a disabilitare periferiche come gli adattatori grafici, stampante multifunzione (con fax), schede di rete Ethernet, condivisioni di memoria di massa o di connessione ad Internet (Ics) e altri dispositivi ad interfaccia seriale, parallela, Usb e Firewire (Disabilitate queste funzionalità dal Pannello di controllo come ulteriore garanzia). Poi constatate se anche in questo caso il sistema non si ripristina, dopo essere entrato in una modalità di risparmio energetico, e ricollegate le periferiche una alla volta per scoprire quella che vi crea incongruenze d’utilizzo. Una volta trovata cercate dei driver aggiornati per tale periferica e, qualora li trovaste, installateli.
Naturalmente per verificare la presenza o meno della periferica disinstallata è consigliabile recarsi in “Gestione dispositivi” (Gestione periferiche) ed eventualmente disattivarli con una procedura manuale.