Da un pò di tempo, ed aggiungo ingiustamente, il tradizionale Pnd (Portable Navigation Device) viene snobbato dagli utenti che preferiscono o soluzioni di navigatori già integrati nell’auto o i (faccio tutto io!) smartphone di ultima generazione.
Io non contesto mai le vostre scelte. L’ultima parola spetta sempre a voi che dovete tirare fuori dalla tasca i soldini. Ma volendo condividere con voi le mie riflessioni, vi suggerisco di protendere verso il Pnd per due motivi principali. Il primo è che questi dispositivi sono pensati per l’auto. Questo li rende molto, ma molto più ergonomici e chiari di un telefonino. In secondo luogo possono essere utilizzati prima in una vettura e poi nell’altra. Smontarli e rimontarli è un’operazione che richiede qualche minuto e sono utili anche nel caso di una navigazione pedonale.
Come vi dicevo poc’anzi, ad ogni modo comprendo il fatto che già vi possiate trovare in casa un bel telefonino con il touch screen e volete sfruttarlo per ridurre le vostre spese.
In fondo è possibile acquistare uno di quei software per la navigazione che, dopo il pagamento, si scaricano direttamente dalla rete.
Per fronteggiare questa “inversione di tendenza” i produttori di Pnd si stanno concentrando sulla creazione di modelli entry-level con prezzi a ridosso dei 100 euro. E modelli molto evoluti che offrono un’esperienza di navigazione che un cellulare di ultima generazione non può ancora offrire.
Quindi il 2010 si prepara ad accogliere dei navigatori che saranno dotati di connettività ad Internet. Tramite questo accesso alla rete globale potranno essere effettuati aggiornamenti istantanei sul traffico, punti d’interesse, inviare e ricevere in tempo reale (che non vuol dire IMMEDIATAMENTE) le coordinate di longitudine e latitudine e tutte quelle funzioni che un telefonino offre quando si connette ad Internet.
Queste nuove versioni di navigatori potranno implementare tante di quelle applicazioni che, a mio parere, non ci sarà storia tra un buon navigatore ed un buon smartphone.
Pensate, ad esempio, alla possibilità di poter verificare non solo la presenza di un ristorante nei dintorni, ma anche di poter vedere il menù e se ci sono posti vacanti da prenotare.
E che dire delle informazioni meteorologiche gestite in tempo reale. O quelle che riguardano il traffico. O gli autovelox.
Inoltre inviando e ricevendo le proprie coordinate si potranno rintracciare e raggiungere amici o parenti direttamente tramite il navigatore portatile. Niente indirizzi e dati da inserire. Sarà una sorta di social network dei navigatori.
La domanda è dietro l’angolo. Quanto mi verrà a costare la connessione ad Internet 24 ore su 24?
Onestamente il prezzo varia da navigatore a navigatore e dagli accordi che le case produttrici “PRENDERANNO” con i provider di rete mobile. Nella pratica occorrerà sottoscrivere un servizio a canone mensile fisso con la casa che fornisce il navigatore (la cifra dovrebbe essere di un centinaio di euro all’anno). In ogni caso la Sim card utilizzata a tale scopo sarà inaccessibile all’utente e sarà limitata all’utilizzo dei servizi predisposti.
Non sarà come avere internet sempre con sè. Avrete tra le mani un Pnd che può sfruttare la rete SOLO per specifiche funzioni sviluppate dal produttore.
Al momento sono presenti sul mercato dei modelli di navigatori dotati di interfaccia cellulare, ma solo pochi offrono i servizi di connettività integrati. Tra le case produttrici ad offrire dei navigatori con servizi LIVE online per la navigazione ci sono Garmin e Navigon. Tom Tom lancerà il suo prodotto verso la metà di quest’anno in collaborazione con la Vodafone.
Al momento il costo dei servizi sui due modelli sopra citati è di 80 euro all’anno. Una cifra tutto sommato considerevole, se si considera che non vengono forniti eventuali aggiornamenti cartografici.
Comunque il mercato è libero e mi aspetto (auguro) che i prezzi scendano così che possano essere alla portata di tutti e non solo di quelle persone che viaggiano molto e che per necessità occorrono di un dispositivo efficiente che potrà anche informarle sul prezzo del carburante dei diversi distributori. Assicuratevi della disponibilità delle applicazioni funzionanti sul territorio italiano prima di acquistare un navigatore del genere. Molto spesso il fornitore dei contenuti e le catene commerciali presenti sul territorio non si riescono a metter d’accordo.