Lo spazio sul computer non è mai abbastanza. Per questo o per mettere al sicuro dei backup in una periferica esterna, sempre più utenti si avvicinano agli hard disk esterni. A loro dire sono più maneggevoli, ingombrano meno spazio e la loro versatilità batte alla grande quelle lunghissime pile di DvD colmi di file musicali scaricati da iTunes o di foto scattate a qualsiasi soggetto e che poi (una volta messe nel Dvd) getteremo nel dimenticatoio.
Guida: Vediamo quello che dovete considerare prima di acquistare un disco rigido esterno.
1. Ve ne serve uno? Perché?
Onestamente un hard disk esterno lo consiglierei a tutti per due motivi IMPORTANTI!
Il primo è che dirottando molti dei contenuti presenti sull’hard disk interno (quello che utilizziamo come unità principale) in un’altra periferica, otterrete l’effetto di tenere sempre in ordine, leggero e scattante il disco fisso nel quale è installato il sistema operativo.
Ed in secondo luogo non correrete il rischio di perdere tutti i dati presenti sul PC, qualora dovesse accadere qualcosa di sgradevole come un crash del sistema.
Quindi i benefici si registrano sia nelle prestazioni del computer che sulla sicurezza dei vostri dati. Ricordate, infatti, che prevenire è meglio che curare. E che eseguire dei backup su hard disk esterni costa molto meno del dover pagare dei professionisti per recuperare dei dati. Inoltre il pagamento della prestazione non garantisce affatto la riuscita del recupero.
2. Gli hard disk esterni son tutti uguali? No, ne esistono di due tipologie particolari.
Esistono due tipologie principali di hard disk esterni: gli SSD e gli HHD.
I primi sono i Dischi a Stato Solido. Dotati di una tecnologia più recente che garantisce prestazioni estremamente veloci e affidabilità maggiori, ma allo stato attuale delle cose sono veramente molto costosi. Facendo una stima approssimata potreste arrivare a spendere anche più del triplo di un tradizionale HHD.
Ad ogni modo se trattate con le dovute precauzioni il classico hard disk drive, e cioè non lo shakerate mentre è in funzione, avrete buone garanzie di resa.
Se purtroppo viaggiate molto e vi serve un hard disk esterno che resista, potreste provare ad acquistare dei modelli che vantano una maggiore “robustezza”. Infatti sono rivestiti da una protezione esterna in gomma che ne smorza gli urti e tutela le parti sensibili di cui è composto un hard disk.
3. Le dimensioni contano?
Naturalmente dipende dalle vostre abitudini e dall’uso che fate del computer. Se ad esempio utilizzate il computer per lavorare e quasi tutti i vostri file sono dei documenti o fogli di calcolo, 250GB o – massimo – 320GB dovrebbero durarvi abbastanza a lungo da giustificarne la spesa.
Se, invece, siete degli habitué dei download ed avete vaste collezioni di musica e video, le dimensioni contano. GRANDE è meglio! Soprattutto se non cambierete a breve le vostre abitudini.
I prezzi sono talmente scesi negli ultimi periodi che potreste mirare ad un bel hard drive da 1 o 2 TB (veramente tanto spazio – 1000 o 2000 GB). La spesa potrebbe aggirarsi tra i 70 e i 130/150 euro.
4. Volete che il vostro hard disk abbia delle caratteristiche particolari? Sicurezza automatica? Velocità elevate? Possibilità di condivisione in un Network?
Se volete, potete ambire ad hard disk esterni che siano dotati di particolari funzioni. Alcuni dischi rigidi, ad esempio, eseguono dei backup automatici quando i dati al loro interno vengono cambiati. Altri dispongono di funzioni atte al recupero dei dati cancellati o persi.
Per ciò che concerne la velocità di lettura e trasferimento dei dati la situazione è un pochino più delicata e spesso gli utenti fanno confusione.
La maggior parte dei dischi fissi esterni implementano delle connessioni USB 2.0 o eSATA – più veloce ed efficiente rispetto all’USB e al Firewire, ma richiede alimentazione esterna – (e tra poco si diffonderà la tecnologia USB 3.0).
Per gli utenti Mac è disponibile un’altra alternativa: il connettore FireWire, tecnicamente superiore all’interfaccia USB, ma questa è molto più diffusa per via dei brevetti.
Avete un piccolo network da gestire e vi piacerebbe associargli un hard disk esterno? In questi casi serve un network-attached storage device – NAS. Si tratta di un dispositivo collegato ad una rete di computer la cui funzione è quella di condividere tra gli utenti della rete una Area di storage (o disco).
Il loro prezzo è superiore ad un hard disk esterno nudo e crudo. Dipende molto dalla capacità e dal numero di computer che desiderate collegare. Comunque sono indispensabili se intendete gestire e condividere i file in un network.