L’hard disk drive o disco fisso rigido è il principale (e più capiente) dispositivo di memorizzazione dati in un computer.
Il sistema operativo (Windows), i programmi (di gioco e lavoro), i documenti, le foto, etc…tutto è stipato in questo magazzino dati. E’ come la parte del cervello dedita alla memoria.
E’ conosciuto anche con la sigla HDD o come hard disk. Raramente viene chiamato “fixed disk drive”, in sigla FDD, o disco rigido o disco fisso.
All’interno del sistema operativo (Windows) lo riconoscete facilmente perché indicato dalla sigla “C: drive” (disco locale – unità disco rigido). La lettera C è quella che Microsoft da alle partizioni primarie di default.
Questa non è una verità assoluta, perché esistono diversi computer (come quello del sottoscritto) che gestiscono più dischi rigidi e più partizioni, ad ognuna delle quali viene designata una lettera (C, D, E, F, G…X).
Rapida descrizione dell’hard disk, delle sue componenti e del suo modo d’operare.
A prima vista potrei descrivervi un disco rigido come uno di quei libricini da borsa, solo un bel pò più pesante. E’ costituito fondamentalmente da uno o più dischi in alluminio o vetro, rivestiti di materiale ferromagnetico in rapida rotazione e da due testine per ogni disco (una per lato), le quali, durante il funzionamento “volano” alla distanza di poche decine di nanometri dalla superficie del disco leggendo e scrivendo i dati. Valori standard di rotazione dei dischi (al momento in cui scrivo) sono 5.200, 5.400, 7.200, 10.000 e 15.000 giri al minuto.
I lati del disco rigido sono pre-forati e presentano dei fori filettati per il montaggio facile. Sono prodotti principalmente in 4 dimensioni standardizzate chiamate “fattori di forma”. Sono espressi in pollici (un pollice = 2,54 centimetri) e si riferiscono al diametro del disco: 3,5 – 2,5 – 1,8 – 1. I primi sono utilizzati nei personal computer chiamati desktop o nei server. I secondi nei computer portatili e dovunque ci sia poco spazio. I più piccoli nei dispositivi tascabili.
Nei desktop l’hard disk va montato in modo che la faccia con le connessioni sia rivolta verso il centro del case, per potersi connettere all’alimentazione e scheda madre. L’interfaccia più comune è quella IDE (dello standard ATA), poi evolutasi in EIDE e Serial ATA.
Un cavo piatto, il più delle volte grigio, è usato per connettere l’hard disk alla scheda madre. Solitamente il cavo ha un terzo connettore per poter usare un altro disco (o altre periferiche ATA come i lettori cd) con lo stesso cavo.
In questi casi, per poter distinguere tra le due periferiche, bisogna configurarle in modo che una risulti “master” (padrone) e l’altra “slave” (schiavo).
Questa configurazione può avvenire sia manualmente, spostando dei “jumper” (ponticelli) presenti sulle periferiche, sia automaticamente se esse sono impostate come cable select. In quest’ultimo caso sarà la scheda madre a decidere chi è il master e chi lo slave. Ad ogni modo le impostazioni dei ponticelli possono variare da hard disk ad hard disk, quindi è sempre bene consultare i suggerimenti del produttore del disco rigido per maggiori (e più accurati) dettagli.
Principali Produttori di Hard disk: Seagate, Western Digital, Hitachi.
Ulteriori Post d’approfondimento sugli Hard disk
Per non rendere prolisso questo articolo, ho deciso di spezzarlo. In questo modo dovreste catturare più velocemente le informazioni che vi servono. Nei due post che vi lincherò a seguire vederemo quali strumenti diagnostici utilizzare e come sostituire (con fase di smontaggio e montaggio) il disco rigido.
– Programmi diagnostici per hard disk (gratuiti)
– Come sostituire un disco rigido (guide illustrate)