Non sarà la prima domanda che l’utente medio si pone poco prima dell’acquisto, ma quali sono i buoni motivi per comprare un nuovo PC e metter nuovamente mano al portafoglio?
Diciamo subito che una buona postazione di lavoro può tranquillamente resistere in buone ed efficienti prestazioni per circa 3/4 anni.
Ma è anche vero che i computer vengono aggiornati e migliorati in continuazione. Riescono ad offrire delle prestazioni sempre migliori ed a costi abbondantemente accessibili al grande pubblico.
Inoltre non criticherei per nulla il comportamento di chi preferisce non tenere un computer per più di due anni e poi sostituirlo.
Le continue innovazioni tecnologiche e costi al ribasso tentano tantissimo coloro che si vogliono tener sempre aggiornati sull’ultima scoperta tecnica.
Resta il fatto comunque che gli attuali PC son fatti per durare nel tempo e reggere il confronto con i modelli più freschi. Molto dipende dalla configurazione che si sceglie, ma questo è un altro discorso (tra le altre cose molto semplice da comprendere).
Al di là della vecchiaia e della moda che detta nuove regole, quando diventa assolutamente irrinviabile prendere la scelta di comprare un nuovo computer?
Un tipico caso di computer da cambiare è quello che:
1. Riproduce una musichetta non appena viene acceso
Ciò accade quando il microprocessore o la ventola del microprocessore sono in cattive condizioni e non lavorano come dovrebbero. E’ proprio in questi casi che parte una musichetta gradevole e distensiva all’avvio del PC.
Anche una tensione di alimentazione fuori limite o un’alimentazione che non sia in grado di soddisfare il sistema potrebbero far scattare la musichetta che non è altro che una caratteristica incorporata nel BIOS di alcune schede madri.
Più lunga è la melodia e più il problema è grosso e serio.
In questi casi è necessario dare una controllata alle ventole ed assicurarsi di tenere sotto controllo la temperatura: il peggior nemico del computer dopo gli sbalzi di tensione.
Se il problema è grave, conviene riparare il guasto?
L’esperienza insegna che una volta rotto l’equilibrio, l’odissea comincia e ad uno ad uno tutte le componenti del PC “andranno in pensione”.
2. Problemi al disco rigido di memoria
In effetti questo è una delle eventualità che più affliggono gli utenti. Quando accendere un computer sarà come avviare il macinino della macchina per il caffè e l’hard disk strillerà come un ratto di fogna, i problemi non tarderanno ad arrivare e di lì a poco potrebbe comparirvi un avviso del genere: Impossibile trovare l’unità C:
E’ quasi certo che l’unità di memoria vi stia per abbandonare e, se non fate istantaneamente un bel backup, si porterà con sè tutti i vostri dati e salvataggi.
In caso di mancato avvio del Windows provate a riavviare e sperate che il disco fisso riesca a girare in modo sufficientemente rapido.
Questo problema non è grave e vi basterà comprare un nuovo hard disk la cui installazione non è complicata e la manodopera è semplice.
Il rumoraccio, però, potrebbe essere legato a doppio filo ad un problema del Bios. Potrebbe essere necessario riprogrammarlo mediante l’utilità Flash. Ma a differenza dell’hard disk, comunque, questo potrebbe essere l’inizio di una lunga e dolorosa (per il portafoglio) odissea.
In tutti e due i casi, comunque, se il PC ha più di due anni, cambiatelo. E’ un consiglio spassionato.
In conclusione qualora il vostro computer dovesse chiaramente urlare al mondo che è giunta la sua ora o quando vi accorgete che il microprocessore è obsoleto o la memoria è insufficiente o il disco rigido è troppo lento per stare al passo con i nuovi programmi o giochi che vi interessano, allora è proprio ora di cambiare il computer. Sapete già cosa fare del vecchio PC?.
il canto del cigno……!!!!