I joypad che si adattano perfettamente al computer e le miriadi di multi-piattaforme dedite ad ogni sorta di videogioco potrebbero far credere all’utente medio che il computer, come postazione da gioco, sia ormai sorpassato.
Ma l’utente medio ignora la sensibilità, velocità e precisione che si raggiungono con il mouse e la tastiera in giochi come Quake III Arena e Nexuiz.
Nei combattimenti online fa molto anche il ping, ma una adeguata attrezzatura può trasformarvi da buoni giocatori in Divinità prive di magnanimità.
Puntare, prendere la mira e fare fuoco, con un mouse che si adatta alle vostre esigenze, diventerà istintivo. Dopo poche partite sarà come se un istinto Killer si stesse impadronendo della nostra mano destra.
Il bello di questi mouse è che possono essere personalizzati sia dal punto di vista hardware che da quello software. Apposite zavorre consentono di alleggerirne o appesantirne il peso e piedini diversi, inoltre, si adattano a diverse superfici di gioco variando l’attrito sulla tavola di scorrimento.
E’ anche possibile intercambiare diverse impugnature e tutte ERGONOMICHE che si adattano perfettamente alle dimensioni della mano dell’utente (mancini esclusi).
Per quanto riguarda il capitolo “personalizzazione software” è altrettanto se non più ampio e personalizzabile. Tanto da diventare, alle volte, ripetitivo.
Solo per accennare ciò che è possibile modificare, dico che: è possibile scegliere tra specifici profili predefiniti di gioco, registrare macro o script che eseguano le funzioni più complesse tramite la semplice gestione del mouse, creare un ambiente ad hoc che tenga conto e delle esigenze del giocatore e di quelle del videogioco, memorizzare più profili da scegliere di volta in volta, portare sempre con sè (all’interno della memoria di cui è dotato il mouse) tutti i salvataggi, parametri e settings senza vedersi costretti a riprogrammare tutto una volta cambiato computer.
Ed i prezzi?
Son decisamente più alti di quelli dei mouse tradizionali. Parliamo di prezzi che vanno dai 50 ai 100 euro. Ma, se siete dei videogiocatori che ricercano la perfezione, saranno soldini spesi bene.
Vediamo qualche marca e modello di mouse che potrebbero farvi gola. Comincerei la descrizione con il Cooler Master Storm Sentinel Advance.
La forma del Sentinel Advance è piuttosto classica. E’ realizzato con un materiale poroso (per garantire un ottimo grip anche per sessioni lunghe di gioco) e i tasti sono tutti in posizione standard (anche se devo ammettere che i due bottoncini laterali possono risultare scomodi da utilizzare, soprattutto agli inizi).
Nella parte più bassa è presente lo scompartimento che contiene le zavorre (fino a 5 e ciascuna dal peso di 4,5 grammi) disposte su due file rispettivamente di 3 e 2 slot.
La sua risoluzione è qualcosa di sorprendente con i 5.600 dpi che lo pongono direttamente al top della categoria. Questo è stato reso possibile dal lungo lavoro (2 anni di ricerca e sviluppo) degli ingegneri di Cooler Master che, per l’occasione, hanno sfruttato un sensore Twin-Laser, l’effetto Doppler ed una tecnologia chiamata Real Time Tracking Technology.
Il software di gestione è ben strutturato e si presenta con un’interfaccia molto accattivante.
Dal pannello di controllo è possibile regolare i livelli di sensibilità, creare fino a 5 profili di gioco, registrare macro e script e salvare tutto nella memoria proprietaria Sentinel-X da 64 Kbyte.
Il mouse presenta due luci differenti, una nella parte frontale e l’altra nella parte superiore, che garantiscono una buona illuminazione e sono anch’esse personalizzabili nel colore.
In dotazione viene fornito un sistema di fissaggio, StormGuard: una barra di metallo sulla quale è possibile bloccare il cavo Usb di collegamento.
Il prezzo è sui 60€. Neanche troppo caro!
Il secondo mouse di cui voglio parlarvi è il Roccat Kone Gaming Mouse.
Questa nuova azienda in pochissimo tempo si è ritagliata una fetta di estimatori di tutto rispetto.
Il look del Roccat Kone è molto aggressivo, dalle forme classiche anche se presenta un’accennata bombatura sul fianco sinistro dove sono stati collocati due ulteriori pulsanti e uno spazio vuoto nel quale adagiare il pollice.
Il rivestimento è in plastica opaca. Al tatto molto piacevole. Ogni tanto la superficie è interrotta da parti più lucide all’interno delle quali son presenti dei Led colorati.
Dietro la rotella di scorrimento son presenti due tasti che hanno la funzione di cambiare la risoluzione prescelta.
Anche davanti la rotella, prima dei due tasti regolari, è presente un pulsante tramite il quale è possibile aprire il menù Start.
Il software di gestione è molto facile da usare e soprattutto abbastanza completo.
Il colore dei Led laterali è personalizzabile e potete settare un blu o verde o rosso al posto dell’arcobaleno di colori che vedete nella foto a sinistra.
Sulla memoria interna di ben 128 Kbyte è possibile registrare fino a 5 profili di gioco.
Nella confezione d’acquisto son presenti 4 zavorre da 5 e 20 grammi che si possono inserire (a seconda le preferenze del giocatore) nello slot dedicato che si trova sulla parte più bassa del mouse.
Il sensore laser utilizzato si chiama ProAiming Gaming Sensor. E’ da 3.200 dpi e l’accelerazione può raggiungere un valore di 20G, mentre la frequenza di polling tocca i 1000 Hz.
Infine è presente un altro sensore conosciuto con il nome di Tracking Control Unit (TCU) che ha il compito di rilevare le peculiarità della superficie di scorrimento in modo tale da poter ricalibrare, conseguentemente, il sensore laser. Il prezzo si aggira attorno ai 70 euro.
Per ultimo ho lasciato il Logitech G9x.
Prestazioni altissime, risoluzione da 5.000 dpi (estendibile a 5.700 previo aggiornamento) e cover intercambiabili sono il bigliettino da visita di uno dei mouse migliori in assoluto.
Le due diverse cover conferiscono al mouse una nuova pelle. Una di esse è più larga e caratterizzata da una trama satinata e delle linee tonde che garantiscono un maggiore comfort d’utilizzo.
La seconda, invece, presenta delle caratteristiche più affusolate che conferiscono una maggiore precisione ed un controllo impeccabile, anche grazie alla tecnologia anti-sudore (che mi fa pensare alla Geox 🙂 DryGrip applicata alle sue superfici.
Lo scroll di precisione ha ben due modalità di scorrimento, tacca a tacca o libera, e tutti gli altri pulsanti (uno sulla base del mouse, altri due collocati sul lato sinistro ed uno sotto il tasto sinistro tradizionale – senza contare, per l’appunto, quelli tradizionali) sono programmabili in maniera del tutto personale tramite il software Set Point 5.10.
Come i mouse visti precedentemente si possono personalizzare i colori dei Led, salvare fino a 5 diversi profili di gioco, registrare macro, tarare la sensibilità del movimento, etc…
Il bottone sotto il tasto sinistro del mouse consente di cambiare la risoluzione gradualmente fino all’ottimizzazione desiderata.
Il display a Led indica sempre il livello di sensibilità e il profilo di gioco in uso.
Il peso del mouse è modulabile grazie alla gestione di ben otto zavorre in metallo da 4 a 7 grammi l’una. Possono essere inserite nel carrellino posteriore del mouse (accessibile solo dopo aver rimosso l’impugnatura) fino ad un massimo di 4.
I piedini sono in politetrafluoroetilene e garantiscono un movimento di grande fluidità su qualsiasi tipo di superficie.
L’accelerazione massima del mouse è di 30G, l’elaborazione dell’immagine è di 12 Megapixel al secondo e la velocità massima può arrivare fino a 4,9 metri al secondo.
Il prezzo è di poco inferiore ai 100€, ma è un mouse per divinità (DA EVITARE SE SIETE MANCINI).